domenica 26 luglio 2009

Liberarsi di una convinzione limitante

Se ci rendiamo conto che una convinzione ci limita possiamo decidere di avviare un processo che ci consenta di smontare quella convinzione e magari di sostituirla con una che riteniamo più funzionale.
Non bisogna avere paura nell’acquisire nuove convinzioni potenzianti e nel liberarsi di quelle limitanti. Superare i propri limiti e acquisire nuovi strumenti che ci danno potere può solo avere effetti positivi sulla nostra vita. Sarà la nostra ragione a suggerirci quali convinzioni rappresentano per noi un ostacolo e devono quindi essere sostituite.

Se hai sempre sognato di dipingere un quadro, ma fin dall’infanzia ti sei convinto (o ti hanno convinto) di essere negato per il disegno, probabilmente non hai mai avuto il coraggio di acquistare un manuale di pittura. A che serve cimentarsi in qualcosa per la quale sei convinto di essere negato? E’ evidente che in una situazione del genere ciò che ti ha impedito di imparare a dipingere è stata proprio quella convinzione limitante.

Bisogna imparare a dare il giusto ordine alle cose: a volte pensiamo di essere fatti in un certo modo e ci convinciamo che quel nostro modo di essere può o non può permetterci di fare certe cose. In realtà, nella maggior parte di queste situazioni, la causa andrebbe invertita con l'effetto: è la nostra convinzione di potere o non poter fare una certa cosa che ci fa comportare in quel modo (che è un modo coerente con la nostra credenza limitante).

Ma torniamo alla convinzione sulle nostre limitate capacità artistiche. Cosa succederà quando inizierai a credere di poter imparare a dipingere? Ovviamente non dipingerai come il Caravaggio dopo pochi minuti, ma intanto avrai “aperto” la tua mente di fronte ad un argomento verso il quale era rimasta completamente chiusa. Se fino a quel momento non prendevi assolutamente in considerazione l’idea di frequentare un corso di pittura, ora, nel dubbio (o nella convinzione) di poter riuscire ad imparare, potresti fare una valutazione diversa. E non è questa una nuova risorsa che la tua mente ti mette a disposizione, semplicemente dopo aver cambiato la tua convinzione? Ma la tua mente potrebbe consentirti l’accesso a tante altre risorse: potrebbe raccogliere altre informazioni e rielaborarle, potrebbe darti gli stimoli e la concentrazione giusta per riuscire nel tuo scopo; potrebbe darti la forza di perseverare anche di fronte agli eventuali tentativi falliti. Tutto ciò perché è convinta di potercela fare. Ecco le risorse nuove alle quali accederesti cambiando le tue convinzioni: se avessi continuato a credere di non essere portato per la pittura non ti saresti nemmeno concesso il tempo di verificare se esiste un libro per “aspiranti pittori che si considerano negati per la pittura”...

Ma come fare per smontare una convinzione che ci limita? Lo facciamo intervenendo sue due fronti; un primo approccio prevede un’analisi razionale per verificare se effettivamente le cose stanno così come noi crediamo che siano; in un secondo momento interveniamo sulle rappresentazioni interne associate alla nostra credenza: in questo caso ci viene in aiuto la PNL attraverso la manipolazione delle submodalità (leggi i vecchi post per una prima introduzione alla PNL). In realtà anche nel caso dell’analisi razionale non facciamo altro che riconsiderare la nostra credenza da una nuova angolazione e ciò va a modificare la percezione che noi abbiamo di essa, quindi a modificare la nostra rappresentazione interna. Sono pertanto due approcci paralleli che si rinforzano a vicenda.

Prendiamo un foglio di carta sul quale scriveremo la nostra analisi: è fondamentale scrivere, perché ciò ci permette di elaborare meglio le informazioni e di rileggerle nei giorni successivi.
Scrivi la tua credenza limitante, sotto forma di affermazione. Ad esempio “Sono negato per il disegno” oppure “Penso di essere incapace di stringere relazioni con gli altri”…

Le forze che ci spingono a cambiare una situazione sono due: o il dolore che proviamo per la condizione nella quale ci troviamo o il piacere che proveremo una volta raggiunta la nuova condizione (approfondiremo questo argomento in un post futuro).
Cerchiamo quindi di associare dolore alla nostra credenza limitante, in modo da trovare la forza di "rinnegarla". A tal fine poniamoci le seguenti domande e scriviamo le risposte sul nostro foglio:

  • Quanto mi costerà non liberarmi di questa credenza?
  • Quali effetti negativi in termini emotivi, affettivi, economici o fisici potrei riscontrare non liberandomi da questa credenza?

Abbiamo poi bisogno di mettere qualche “candelotto di dinamite” sotto la nostra credenza, in modo da far saltare qualche pilastro e farla crollare. Cerchiamo quindi di scrivere tutto ciò che è in discordanza con la nostra credenza e che può aiutarci a demolirla. Tale compito può essere facilitato rispondendo alle domande seguenti:

  • Da cosa deriva questa mia credenza? E’ confermata da esperienze personali o mi è stata trasferita da un’altra persona, da un genitore, dai media, dall’ambiente nel quale vivo?
  • Se la credenza mi è stata trasferita da terzi (amici, genitori etc.), ciò è sufficiente per considerare tale affermazione valida anche per me? Perché? E’ opportuno considerare l’eventuale persona che mi ha trasferito la credenza come un modello di riferimento?
  • Credo in tale affermazione da sempre o ho iniziato a crederci a partire da un momento preciso della mia vita? Se è così, perché prima non ci credevo?
  • Cosa mi fa ritenere che questa convinzione sia oggettivamente vera? Ho dei dati riscontrabili che sia effettivamente così? E se li ho, è possibile ritenere che siano dati sufficienti per considerare tale affermazione come universale e sempre valida anche in futuro?
  • Ci sono degli aspetti della mia credenza che, ad un’analisi distaccata, imparziale e razionale, risultano palesemente irrealistici o per certi versi assurdi o bizzarri?
  • Ci sono situazioni particolari o eventi passati, in cui ho smentito completamente la mia credenza o nei quali la mia credenza è stata solo parzialmente confermata? Ci sono situazioni o eventi che riguardano altre persone in cui tale credenze è stata smentita?

Scrivi quindi un elenco di episodi o situazioni che smentiscono la tua credenza e cerca di raccogliere quante più informazioni possibili che contrastino con la tua credenza. Possono essere esperienze personali o accadute ad altri. Ne troverai sicuramente diverse perché le verità assolute si contano sulle dita di una mano e qualsiasi cosa di cui sei convinto può essere facilmente smentita.

Ora scrivi una convinzione potenziante che vada a sostituire la precedente. Ad esempio se la tua convinzione limitante era “sono negato per il disegno” scrivi “sono convinto di poter imparare a disegnare” e inizia fin da subito a cercare riscontri alla tua nuova credenza potenziante. Lasciati guidare dalle seguenti domande:

  • Esistono degli episodi e delle situazioni in tutta la mia vita passata che possano confermare la nuova credenza potenziante? Quali sono?
  • Esistono testimonianze di terzi che possono confermare quanto ho affermato? Quali sono?
  • Esistono situazioni passate assimilabili alla nuova affermazione che possano farmi ritenere che quest’ultima sia effettivamente credibile? Quali sono?

Infine cerchiamo di associare molto piacere all’idea di far propria la nuova credenza potenziante. A tal fine scriviamo sul nostro foglio tutto ciò che di utile e di piacevole ci porterà la nuova convinzione. Ecco alcune domande che possono farci da guida:

  • Mi è utile accettare questa nuova credenza potenziante? Cosa avrei da guadagnare “facendo mia” questa nuova credenza?
  • Come cambierà al mia vita e quali obiettivi potrò raggiungere?

Lo scopo è quindi scrivere quante più informazioni possibili per ”screditare” la vecchia credenza limitante e di scriverne altre per avvalorare la nuova “credenza potenziante”. E’ come se dovessimo cercare di convincere noi stessi che le cose stanno in modo diverso. Non è che stiamo cercando di prenderci in giro: è che ogni cosa si può interpretare in tanti modi diversi e noi dobbiamo solo cercare di far nostra l’interpretazione che ci è più utile.
Così, se la nostra credenza limitante è: “sono brutto e non ho successo in amore” (e magari sarà pur vero…), è anche un dato di fatto che “in giro si vedono decine di coppie in cui ci si chiede come faccia l’uno a stare con l’altro”. Quindi avremo sempre delle informazioni che ci permettono di interpretare in modo diverso (e più utile) ogni nostra credenza.

Vedrai che basterà anche insinuare un piccolo dubbio nella vecchia credenza limitante per avviare in modo automatico tutto il processo. Poi le nuove risorse alle quali accederemo e le nuove azioni che ne conseguiranno ci faranno ottenere dei risultati che rafforzeranno ulteriormente le nostre nuove credenze potenzianti in una sorta di circolo virtuoso che ci darà sempre più potere (ricordi il “ciclo del successo” del penultimo post?).

Ciò che abbiamo scritto va letto con una certa frequenza: la sera, la mattina o due, tre o dieci volte al giorno... non c’è una regola precisa. Fallo fin quando non avvertirai di aver realmente acquisito la nuova credenza, cioè fino a quando, pronunciando ad alta voce la nuova credenza, non capirai dal tono di voce di averla effettivamente fatta tua.

Nei prossimi post vedremo come modificare le credenze intervenendo direttamente sulle nostre submodalità.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

in questo modo è possibile cambiare un azione che, pur sapendo razionalmente dannosa,pericolasa o immorale per se o per gli altri, si cotinua a fare e, poi puntualmente ci si pente e puntualmente si rifà nuovamente?
grazie.

Francesco ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Francesco ha detto...

Se attualmente sei convinto che ricadrai nel tuo comportamento dannoso, sicuramente questa convinzione non ti aiuta, per cui è già un buon inzio cambiarla. Convincerti cioè di avere le risorse per cambiare il tuo comportamento "già allinea" la tua mente nella giusta direzione. Ci sono poi tecniche che permettono di agire sullo specifico comportamento e che saranno oggetto dei prossimi post. Ciao

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Alberto ha detto...

Ciao,
tu come scovi le tue convinzioni limitante?
Che domande ti fai per andare in profondità?

a presto